Non è vero che in Radio non ci sono giovani talenti o fuoriclasse emergenti. Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio ne sono la prova tangibile. In onda ogni mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, questi due piccoli grandi nuovi geni della radio (31 anni Arduini, 35 anni Di Ciancio) riescono tutti i giorni a stupire, dando spazio a interviste irriverenti, ospiti autorevoli o storie che fanno discutere. E che puntualmente vengono rilanciate nel corso della giornata dai siti, dalle testate e dai giornali più letti d’Italia.

“Non abbiamo un vero e proprio segreto”, raccontano. “Il trucco – dice Roberto Arduini – è tenere le orecchie sempre aperte e le antenne sempre dritte. L’Italia, la società in cui viviamo, i politici o i semplici cittadini, hanno tante di quelle cose da dire che basta saperle intercettare per poi riuscire a raccontarle prima degli altri, o almeno provare a farlo in modo diverso”.

I due sono amici, in redazione ci vanno insieme perché, svela Andrea Di Ciancio, “Molto spesso le migliori idee vengono quando si è in fila sul grande raccordo anulare, e potersi confrontare subito, poterne parlare immediatamente, è senza dubbio importante”. E poi, precisa Roberto Arduini, “Se due vanno d’accordo, sono amici anche fuori dalla radio, la diretta viene meglio, l’ascoltatore se ne accorge, c’è un’armonia particolare che tutti riescono ad avvertire”.

Giuseppe Cruciani fu il primo ad accorgersi dei sue a livello nazionale: “Mandò in onda a La Zanzara uno stralcio di una nostra inchiesta sullo spaccio di droga al Pigneto, fu una grande soddisfazione”, dice Roberto Arduini, che confessa di troversi benissimo a Radio Cusano Campus perché, aggiunge, “La libertà che ci concedono il direttore Gianluca Fabi, e l’Università Niccolò Cusano in genere, che attraverso la radio concretizza la terza missione delle università, che dopo didattica e ricerca è quella della divulgazione, è infinita. E questo non è un aspetto di poco conto. Se abbiamo un’idea, possiamo realizarla, nessuno ci censura, nessuno ci detta linee editoriali, lavoriamo nel campus dell’Università, gli studi della radio sono pazzeschi, l’ambiente eccezionale”.

Gli ascoltatori sono in costante aumento ed ECG è da un pezzo un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori: “Cerchiamo di non annoiarci mai. Se noi non ci annoiamo, nemmeno chi ci sente si annoa”, spiega Arduini. E Di Ciancio aggiunge: “Proviamo sempre a fare la domanda giusta, all’ospite giusto, nel momento giusto. Così si riesce a fare notizia”.

Di veri e propri modelli Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio non ne hanno, anche se specificano: “Cruciani è il numero uno, ci ritroviamo anche in quello che ha detto Linus qualche giorno fa, ormai la differenza in radio più che la musica la fa il carisma del conduttore. Per chi va in onda è più impegnativo provare ad emergere, ma allo stesso tempo più affascinante”.

Dove si vedono tra vent’anni Arduini e Di Ciancio non lo sanno, ma hanno le idee chiare sulla radio: “Noi abbiamo trent’anni, impossibile sapere dove saremo tra venti. Speriamo on air, perché la diretta con l’adrenalina che si porta dietro è una specie di droga, un qualcosa di irrinunciabile. E poi Radio Cusano Campus è una realtà giovane ma già importante, che sicuramente continuerà a crescere in futuro. La radio? Non morirà mai. Continuerà a trasformarsi, diventerà sempre più ‘social’, ma è forse l’unico mezzo di comunicazione che può essere considerato immortale”.